Si sono appena conclusi i campi estivi del gruppo Scout del Cormòns 1°.
Quest’anno il tempo ha condizionato parecchio le varie attività, ma tutto si è svolto regolarmente.
Ma al di là del meteo, i campi rappresentano un’occasione unica per vivere a contatto con la natura, imparare a costruire con le proprie mani ciò che è necessario e lavorare in fraternità con i propri coetanei.
Il branco dei Lupetti (8-12 anni) ha concluso il campo a Mieli di Comeglians con una bella ambientazione nel mondo magico di Aladino.
Esploratori e guide (12-16 anni) hanno terminato il campo a Forni di Sotto mentre il Clan nei giorni passati è tornato a casa con la forte esperienza della Route Nazionale a San Rossore di Pisa.
Al termine, tutto il gruppo si è ritrovato per vivere un momento conviviale e per celebrare la santa Messa conclusiva di ringraziamento al Signore per le tante belle esperienze che sono state vissute.
“Le attività del nostro Gruppo” – dichiarano i responsabili, Andrea Carnevali e Silvia Berini – “sono rese possibili, oltre che dall’impegno volontario dei Capi e alla collaborazione delle famiglie, anche dal contributo della Fondazione Carigo, che ha permesso il rinnovo degli allestimenti funzionali allo svolgimento dei campi. Grazie a questo sostegno – proseguono i Capi Gruppo – possiamo promuovere le nostre attività senza pesare sui bilanci delle famiglie”.
Avventura, essenzialità e tanto divertimento sono gli ingredienti di un campo. I primi giorni di campo, in cui sono state fatte le costruzioni, il tempo atmosferico non è stato clemente: la pioggia ha accompagnato il lavoro degli esploratori e delle guide del gruppo scout cormonese. Anche la pioggia mentre si costruisce il campo può risultare, non subito, ma nei ricordi dei partecipanti, un elemento essenziale per la propria crescita e risaldare i legami di fratellanza con gli altri coetanei.